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Praticare o iniziare a praticare uno sport è sempre la decisione migliore che si può prendere per il benessere del proprio corpo. Tuttavia l’overtraining o cominciare in modo esagerato provoca comunque una serie di problematiche al nostro fisico che comportano, chi più e chi meno, una interruzione dell’attività.

Medici, fisioterapisti, chinesiologi e personal trainer consigliano sempre di progredire in modo graduale, questo per dare tempo al muscolo di adattarsi agli stimoli che riceve e migliorare piano piano la propria condizione.

 

Precauzioni

Il principiante che inizia nella pratica sportiva, ripetiamolo, deve iniziare sempre con gradualità. Chi inizia a fare sport ma ha sempre tenuto uno stile di vita sedentario si trova con i muscoli principali, quelli che conferiscono stabilità al tronco, spesso non sono adeguatamente pronti, il più delle volte sono troppo deboli.

Inoltre, tutti gli atleti devono sempre prestare attenzione a non esagerare, soprattutto quando si è stanchi e/o affaticati.

 

Ogni età ha il suo sport

Tra i 20 e i 30 anni, sia uomini che donne, si è nel pieno delle energie. Individui dai 30 ai 50 anni, invece, sono più a rischio di commettere errori, soprattutto se non si è coscienti delle proprie abilità motorie e dei propri limiti. Superati i 50 anni è importante praticare degli sport meno impattanti; non significa non fare nulla o praticare solo ginnastica, ma trovare il giusto equilibrio per minimizzare gli infortuni e stare bene con il proprio corpo.

 

Gli infortuni più frequenti

Tendiniti, strappi, stiramenti e dolori articolari sono la diretta conseguenza che arrivano in situazioni di sovraccarico o distrazione.

Negli sport praticati dai neofiti, o comunque dove è richiesto un sforzo minimo, uno degli infortuni più comuni è la distorsione della caviglia, che a catena può portare a dolori al ginocchio in quanto inevitabilmente si tenderà a camminare male.

Negli sport più complessi, o comunque praticati da veterani, si possono avere dolori da sovraccarico su gomito, spalla e polso. Una nota la merita anche la colonna vertebrale e in particolare la zona lombare, zona che deve essere particolarmente tenuta sotto controllo in caso di infortunio o di infiammazione. Talvolta servono tempi più lunghi per recuperare.

 

Una formula da ricordare – R.I.C.E.

Si tratta di un protocollo, facile e utile da ricordare, per chi pratica sport e da usare quando capita un infortunio:

  • R: rest, riposo;
  • I: ice, ghiaccio;
  • C: compression, compressione;
  • E: elevation, elevazione;

 

Cosa fare quando ci si fa male?

Il dolore è un segnale che il nostro corpo attiva quando qualcosa non va, non va mai sottovalutato. Una sua non curanza può comportare un peggioramento del dolore e quindi della situazione infiammatoria che comporta, nei migliori dei casi, un riposo più lungo oppure, nel peggiore dei casi, un intervento chirurgico con successiva riabilitazione con tempi decisamente lunghi.

In via generica, quando si ha un dolore acuto, un trauma, è consigliato applicare ghiaccio, anche più volte al giorno se possibile. Il caldo, invece, è da utilizzare nel caso in cui si ha una contrattura muscolare.

 

Sport senza infortuni: 5 regole

  1. Attrezzatura: deve essere adeguata all’attività che si va a svolgere, che siano pesi, scarpe o indumenti.
  2. Ambiente: conoscere gli attrezzi ed il luogo in cui ci si allena riduce il rischio di infortunio e/o imprevisto. Si deve prestare attenzione anche alla temperatura, in particolare in estate ed in inverno quando si suda troppo o ci si copre troppo.
  3. Performance: è importante conoscere proprio livello fisico e dei propri limiti in quel momento, inoltre in supporto possiamo utilizzare alcuni integratori come, ad esempio, le proteine in polvere.
  4. Idratazione: la disidratazione contribuisce alla stanchezza sia fisica che mentale portando ad una diminuzione della performance e, di conseguenza, si aumenta la probabilità di infortunio. Volendo, si possono assumere anche dei sali minerali che aiutano a compensare i liquidi e sostengono lo sforzo.
  5. Soli o in compagnia: la presenza di compagni e amici può essere positivo ma va sempre valutata. Soprattutto quando si praticano attività intense, bisogna che tutti i partecipanti siano (o si adeguino) allo stesso livello di performance del compagno meno allenato.

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