Dieta Anti-Aging: l’alimentazione per la sana longevità - Moldes - Ricerca, Innovazione e Sviluppo Di Integratori Sportivi
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Si tratta di un programma alimentare, delle linee guida, che possono essere seguite in totale tranquillità e in modo semplice da chi, con l’avanzare dei primi sintomi della vecchiaia, vuole provare a migliorare la propria salute. Ovviamente non si tratta di un programma dimagrante, bensì di regole che possono contribuire a diminuire l’infiammazione, alcuni malesseri lievi e anche, dove necessario, a perdere qualche chilo di troppo e guadagnarne in giovinezza.

 

Cosa consumare ogni giorno?

Il metabolismo si comporta in modo differente ogni giorno, pertanto è possibile variare tipologia e quantità di alimenti nel piano nutrizionale, la quantità di alimenti e di conseguenza anche di calorie assunte in differenti giornate non è indice di mancanza di strategia o poca voglia, ma anzi si seguono i fabbisogni del proprio corpo, senza però esagerare.

È molto significativa, invece, la tipologia e la varietà di cibo che si deve assumere durante la settimana. Questo perché, a seconda della stagionalità, madre natura fornisce i nutrienti più indicati per il periodo dell’anno.
Variare il più possibile le scelte alimentari favorisce l’assunzione di tutti i macronutrienti e i micronutrienti necessari per la salute delle nostre cellule, diminuendo anche i processi infiammatori e migliorando la salute.

 

È utile pesarsi ogni giorno?

Pesarsi e misurare alcune circonferenze può essere di aiuto per monitorare il proprio percorso e il proprio stato di salute. Questa però non deve trasformarsi in un’ossessione. Ad esempio, pesarsi 1 volta alla settimana, stesso giorno, stesso abbigliamento e stessa ora, può essere una pratica per monitorare in modo corretto il proprio andamento.

Il rapporto delle circonferenze della vita e dei fianchi possono dare un indice di valutazione sul grasso viscerale misurazione del grasso addominale viscerale, che sarà quindi da tenere sotto controllo e, come detto prima, provare a modificare alcune abitudini per perdere quei chili di troppo posizionati proprio sulla fascia addominale.

 

Non saltare i pasti

Tutte le reazioni cellulari, compreso il funzionamento dei vari organi, si basano sui nutrienti e sui metaboliti provenienti dal cibo. È corretto affermare che per operare nel migliore dei modi, ogni industria necessita delle materie prime e dell’energia, allo stesso modo il corpo umano necessita di cibo da cui trarre successivamente energia e tutte le componenti fondamentali per il corretto funzionamento dei diversi metabolismi.

Mangiare in modo regolare, nelle giuste quantità e soprattutto in un momento di tranquillità, fa si che tutte le reazioni del nostro corpo si svolgano in modo continuo e regolare. Saltando i pasti si rischierebbe di andare a favorire l’utilizzo dei nutrienti stoccati nel nostro corpo come scorte, come ad esempio il glicogeno o le proteine (catabolismo proteico), con conseguente deperimento della massa muscolare.

Mangiare di meno non sempre significa dimagrire, tutt’altro, il corpo umano si autoregola andando in “risparmio energetico”, si bruceranno meno calorie, si sarà più stanchi e talvolta anche irritabili.

 

Raggiungere la giusta quota proteica

Nell’arco della nostra vita, l’apparato muscolo scheletrico è in continuo sviluppo. Arrivando all’età più avanzata però, inizia un lento deterioramento della massa muscolare. Raggiungendo ogni giorno la quota proteica, calcolata e bilanciata per ogni individuo, si salvaguarda il muscolo dal deterioramento.

Se con gli alimenti classici non si raggiungono le dosi giornaliere, si può optare all’utilizzo di proteine idrolizzate. In aiuto al supporto e all’integrazione è stato appositamente formulato BioCron Active , questa particolare miscela composta da proteine, enzimi digestivi, composti antiossidanti e bioattivi, vitamine e minerali, contribuisce in modo semplice ad implementare i peptidi che vengono poi metabolizzati dall’organismo e convertiti in composti per la ricostruzione della fibra muscolare. .

Sicuramente, assumere peptidi bioattivi derivanti da proteine di origine animale, principalmente proteine del siero del latte isolate ed idrolizzate, sono un ottimo surrogato ad alto valore biologico e utilissime per il benessere muscolare.

 

Mangia frutta e verdura fresche di stagione

Solitamente si consiglia di consumare in totale almeno 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura, possono essere raggiunte semplicemente mangiando a pranzo e cena il contorno e durante la giornata 2 o 3 frutti medi. Questo per fornire al corpo:

  • Acqua, contenuta negli ortaggi, così da rimanere idratati e raggiungere una buona quota di liquidi durante il giorno.
  • Fibre, almeno 30g/die o 12.6g ogni 100kcal del piano nutrizionale; comportano un benessere intestinale aiutando la motilità intestinale, la crescita del microbiota e la produzione di sostanze utili come vitamina K2 e molecole antinfiammatorie.
  • Sali minerali, che contribuiscono a mantenere i bilanci elettrolitici e idrici a livello cellulare, cofattori per diverse reazioni, neurotrasmettitori e sono anche regolatori ormonali.

 

 

Utilizzare poco sale

L’utilizzo di sale in eccesso in cucina favorisce l’invecchiamento precoce nelle cellule. Il sodio, contenuto appunto nel sale comune NaCl, aumenta notevolmente il rischio di contrarre aterosclerosi, malattie e problematiche cardiovascolari, ipertensione e altre problematiche legate all’obesità. Se invece si favorisce il consumo di spezie, oltre ad insaporire le pietanze, si assumono regolarmente antiossidanti, composti fitoterapici e molecole utilizzate dal nostro corpo per contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare precoce.

 

Olio, quello buono!

Se possibile, favorire e dare la preferenza all’olio extravergine di oliva o all’olio di oliva. Se usato a crudo, meglio, in questo modo non si vanno a decomporre molti dei composti attivi e delle vitamine contenute. Oltre alle sue componenti antiossidanti, la principale è la vitamina E, l’olio extra vergine di oliva è ricco in vitamina D e PUFA (acidi grassi poli-insaturi) che sono la componente principale delle cellule. Inoltre i PUFA entrano a far parte di alcune reazioni metaboliche per la produzione di sostanze anti-infiammatorie, utili quindi per il benessere sia delle articolazioni che dei nostri organi.

 

Quanta acqua? Tanta acqua!

Non si deve sottovalutare l’importanza dell’acqua, la disidratazione è nemica giurata della pelle. Linee guida della sana nutrizione (LARN) consigliano un consumo giornaliero di almeno 1.5L di acqua, liscia o gasata è indifferente, a meno che non si abbiamo fastidi al tratto gastro intestinale. È necessario bere sia durante la giornata, maggiormente, sia a pasto. Bere acqua è fondamentale per mantenere idratate tutte le cellule e far funzionare in modo coretto tutti gli organi, in questo modo si riesce a mantenere entro i livelli normali la pressione sanguigna, la funzionalità renale è mantenuta e si contribuisce alla detossificazione del sangue attraverso il fegato. L’acqua è necessaria anche per aiutare la peristalsi intestinale, idratare le feci e regolarizzare l’intestino.

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