Carnitina: energia e protezione - Moldes - Ricerca, Innovazione e Sviluppo Di Integratori Sportivi
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La Carnitina rappresenta un elemento molto importante per il nostro organismo in termini di produzione di energia e protezione. Conosciamola meglio in questo articolo:

Carnitina: cos’è e come funziona

La Carnitina, conosciuta scientificamente con il termine L-Carnitina, è un derivato aminoacidico che viene sintetizzato dal nostro organismo, precisamente nel fegato e nei reni. Essa viene prodotta a partire da due aminoacidi: la Lisina e la Metionina. La sua biosintesi è possibile solo se sono presenti queste altre quattro componenti: la Niacina (Vitamina B3), la Piridossina (Vitamina B6), la Vitamina C e il Ferro.

Quali funzioni svolge?

Le principali funzioni della Carnitina sono diverse; quella primaria è sicuramente l’utilizzo degli acidi grassi come fonte energetica. In sostanza, la carnitina funge da trasportatore (in termini scientifici si definirebbe un “carrier”) di lipidi nei mitocondri, facilitando così l’utilizzo dei grassi di deposito al fine di produrre molecole di ATP, fonte di energia essenziale per lo svolgimento di tutte le attività cellulari. Questo processo ricopre anche una funzione termogenica.
La carnitina svolge anche effetti cardio-protettivo e neuro-protettivo vista la sua maggior efficienza nella produzione energetica ottenuta dall’impiego degli acidi grassi aiutando in piccola parte a bruciare il grasso viscerale. È proprio quest’insieme di benefici che ha attirato moltissime attenzioni sulla possibile supplementazione di questa molecola.

 

Quali sono le fonti di Carnitina?

La carnitina è presente anche negli alimenti.
La carne rossa è la fonte più ricca di L-carnitina, mentre nei vegetali è contenuta solo in tracce.

Suddividendole in categorie di alimenti, le migliori fonti di L-carnitina sono:

  • Manzo: 95 mg per 100 grammi;
  • Maiale: 28 mg per 100 grammi;
  • Pesce: 5.8 mg per 100 grammi;
  • Pollo: 3.5 mg per 100 grammi;
  • Latte: 3.5 mg per 100 ml.

Qual è la relazione tra carenza di carnitina e stanchezza?

Spinti dalla consapevolezza del ruolo della carnitina nella produzione di energia, alcuni ricercatori hanno pensato di intraprendere ulteriori studi al fine di valutare la presenza di un’altra relazione; quella tra livelli di carnitina presenti nel corpo e la comparsa di stanchezza fisica, mentale e fatica cronica.
Questa patologia è caratterizzata dalla comparsa di sintomi come affaticamento, debolezza muscolare e mialgia.

Che ruolo ha la carnitina sui diversi soggetti?

Diverse sono le proprietà della carnitina per le quali viene utilizzata come integratore, soprattutto in ambito alimentare (in aiuto per perdere peso) e sportivo (per incrementare le performance atletiche).

Alimentazione

In ambito alimentare la carnitina svolgerebbe un ruolo importante nel metabolismo dei lipidi, facilitando la loro trasformazione in energia e agevolando dunque la combustione dei grassi durante l’esercizio fisico.

Attività fisica

In ambito sportivo aiuterebbe a ritardare l’insorgenza della fatica, a mantenere livelli di energia elevati per periodi prolungati durante gli sforzi fisici e, inoltre, aumenterebbe la resistenza. La carnitina avrebbe la capacità di facilitare il ripristino muscolare facilitando la riparazione del tessuto muscolare in fase di recupero post allenamento e nei riposo.

In che modo aiuta la protezione cardiovascolare?

Nei pazienti con cardiopatia cronica o nelle persone anziane, la carnitina aiuterebbe a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e di lipidi nel sangue, portando una migliore efficienza cardiaca.

Uno studio condotto presso l’Istituto di Ricerca Farmacologica Mario Negri di Bergamo, ha dimostrato che l’assunzione giornaliera di 2 grammi di Acetil L-Carnitina favorisca una significativa riduzione della pressione del sangue e dei processi infiammatori che si associano alle malattie cardiache.

Gli effetti protettivi dell’integrazione di L-carnitina si estendono anche a casi clinici più importanti: a seguito di un infarto miocardico, infatti, la somministrazione tempestiva di L-Carnitina in associazione alla terapia farmacologica, e successivamente mantenuta integrata, hanno dimostrato di diminuire lievemente il danno a livello cardiaco e migliorare il metabolismo dei carboidrati, riducendo così la tossicità derivante da alti livelli di acidi grassi liberi.

 

Come si può integrare la carnitina?

La Carnitina può essere assunta tramite specifici integratori per via orale. I livelli di assunzione di quest’importante molecola sono però soggettivi in base a numerosi fattori tra cui dieta seguita e capacità di sintesi da parte dell’organismo.

Come per ogni integratore, è sempre consigliato il consulto con un medico specialista prima di assumere Carnitina per un lungo periodo.

 


ATTENZIONE

Le informazioni contenute in questo sito hanno uno scopo puramente divulgativo e non intendono sostituire il parere del proprio medico curante o di un operatore sanitario. Le informazioni sul nostro portale si rivolgono a persone sane, qualsiasi regime alimentare o esercizio fisico, prima di essere svolto deve essere supervisionato dalla figura competente ai termini della legge italiana. Moldes SRL non detiene nessuna responsabilità, in quanto le informazioni hanno uno scopo divulgativo e la persona prima d’intraprendere qualsiasi percorso alimentare o d’attività fisica, deve consultarsi col proprio medico di fiducia.

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