Enzimi digestivi: cosa sono, benefici e carenze - Moldes - Ricerca, Innovazione e Sviluppo Di Integratori Sportivi
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Attraverso una buona digestione si ha un corretto funzionamento dell’apparato digerente. In aiuto vengono, per l’appunto, gli enzimi digestivi prodotti dal nostro organismo, tanto che la loro carenza può portare a disturbi sistemici. Per ovviare quindi a questi problemi si deve cercare di reintegrarli attraverso una supplementazione. Vediamo insieme cosa sono e come agiscono:

 

Che cosa sono gli enzimi

In linea generale sono delle proteine che agiscono come attivatori delle reazioni biochimiche che avvengono in tutti gli organismi viventi, noi compresi. Gli enzimi digestivi hanno la funzione di facilitare la rottura, l’assorbimento e l’assimilazione dei principali macronutrienti, delle vitamine, dei minerali e degli oligoelementi che si trovano in tutti gli alimenti.
Durante la digestione, alcune sostanze subiscono una pre-digestione da alcuni enzimi a livello della bocca (presenti nella saliva), altre iniziano il processo digestivo a livello gastrico, prima di giungere nel lume intestinale dove il pancreas viene in aiuto rilasciando a sua volta altri enzimi.
Quando l’attività enzimatica è insufficiente o inefficiente ci possono essere delle difficoltà più o meno marcate. Per ovviare a questo temporaneo disagio si possono assumere enzimi sotto forma di integratori, ne esistono di due tipi: vegetali (di origine vegetale) o animali (analoghi a quelli prodotti dal nostro corpo).

 

Enzimi digestivi vegetali

Sono di origine vegetale, sia da ortaggi che frutti, ed agiscono a temperature normali (tra i 20-30 °C) a pH alcalino. Molto similmente a quelli prodotti dal nostro organismo fisiologicamente o a quelli di origine animale, anche questi possono essere suddivisi in diversi gruppi in base alle loro diverse funzioni:

  • proteasi (rompono i legami delle proteine)
  • amilasi (trasformano gli amidi e gli zuccheri)
  • lattasi (digeriscono il latte e i suoi derivati)
  • lipasi (trasformano i trigliceridi)
  • cellulasi (digeriscono la cellulosa e la materia vegetale)

Vediamo i 3 più importanti:

  1. La bromelina, o ananasia, è un enzimi di tipo proteolitico e, come possiamo dedurre dal nome, viene estratto dalla polpa ma soprattutto dal gambo dell’ananas. Oltre agli effetti digestivi, la bromelina svolge anche attività antinfiammatorie, antiossidanti e anticoagulanti.
  2. La papaina, anche questo è un enzima di tipo proteolitico, è il cugino vegetale della pepsina umana. È presente nel succo della papaya (Carica papaya), albero originario del Brasile e del Messico.
  3. Per ultimo, ma non meno importante, la ficina, un enzima sempre di tipo proteolitico ottenuto però dal lattice del fico (Ficus carica).

 

Enzimi digestivi animali

Questa tipologia di enzimi, come per esempio pepsina, tripsina e pancreatina, si differenziano da quelli di origine vegetale in quanto agiscono a temperature maggiori (tra i 50-60 °C) e a pH acido.

 

Dove trovarli e quando assumerli

Esistono in commercio diversi supplementi di enzimi digestivi, si possono trovare in rete sui siti dedicati oppure, se non si è pratici, possono essere trovati in farmacia.
È bene sottolineare che in linea generale non hanno effetti collaterali o controindicazioni e si possono assumere in varie occasioni:

  • quando vi è un deficit di enzimi digestivi
  • in caso di ipocloridria (bassa acidità dei succhi gastrici)
  • in presenza di sindromi da malassorbimento
  • nelle persone con insufficienza epatica

Prima di acquistarli è sempre un buona regola consultare il proprio medico di base, specialista o il nutrizionista ed eventualmente effettuare successive indagini cliniche mirate.

 

Mancanza di enzimi digestivi: quali sono i sintomi?

La mancanza o meglio la carenza di produzione di enzimi digestivi può portare alla manifestazione di diversi sintomi, spesso correlati anche ad una carenza cronica di nutrienti dovuta a malassorbimento o una dieta non ben bilanciata:

  • stanchezza
  • senso costante di fame
  • aumento o calo di peso improvviso
  • irritabilità
  • crampi muscolari
  • anemia (da carenza di ferro)
  • stitichezza cronica oppure diarrea (alterazioni dell’alvo che portano a malassorbimento e disbiosi intestinale)
  • digestione lenta
  • gonfiore intestinale e meteorismo (produzione eccessiva di gas durante i fenomeni di fermentazione della flora intestinale)
  • infiammazione del colon

Qual è la funzione dei supplementi di enzimi?

La scelta di un integratore è fondamentale per agire in modo corretto e apportare benefici al nostro organismo. Nel caso in cui ci siano dei disturbi di funzionalità da parte di fegato, pancreas, bile o intestino tenue sono necessarie e quindi maggiormente indicate delle formulazioni di enzimi di origine animale.

 

Mentre per il reflusso gastroesofageo esistono in commercio anche prodotti naturali ad azione protettiva, in questo caso però non parliamo di enzimi ma di molecole con azione tampone sul pH gastrico e di ricostruzione o disinfiammazione delle cellule del tratto esofageo che sono state lievemente lesionate.

 

Ricordiamo, infine, che i supplementi di enzimi digestivi devono essere necessariamente assunti prima o durante i pasti (e non dopo) per poter garantire così una corretta funzionalità di supporto al nostro organismo e svolgere in modo ottimale la loro funzione.

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